Sarcodon imbricatus (L) P. Karsten
Loc. Tesero (TN) 30-8-2012 Foto Livio Agostinelli
Cappello: fino a 230 mm. di circonferenza, tondeggiante, in gioventù convesso, poi disteso e depresso al centro, anche imbutiforma. Il colore del pileo è bruno, bruno-marrone, grossolanamente squamuloso. Le squame sono di colore molto scuro, specialmente al centro dove assumono una posizione quasi eretta, mentre verso il margine sono più rade. Orlo regolare a lungo incurvato.
Imenoforo: composto da aculei decorrenti, lunghi fino a un cm., da biancastri a grigi-brunastri, ma anche con riflessi rosati.
Gambo: centrale o eccentrico, 40-100 x 20-35 mm. subcilindrico, sovente svasato all’ apice e ingrossato alla base, vellutato, da biancastro a grigio-brunastro.
Carne: bianca, tenace, compatta, con un particolare odore che ricorda il “preparato da brodo” e con un sapore leggermente amarognolo ma non disgustoso.
Habitat: fungo molto comune, si può trovare nel periodo estate-autunno nei boschi di conifere in numerosi esemplari disposti a gruppi o a file.
Microscopia: spore 6,5-7,8 x 6,5-7,3 micron, globose, alcune guttulate.
Note: il suo simile è Sarcodon scabrosus che però cresce sotto latifoglie, mentre Sarcodon glaucopus che predilige le conifere presenta un cappello quasi liscio, senza squame. Il fungo, dopo essere stato essiccato e ridotto in polvere, può essere usato come spezia per insaporire i cibi.
Materiale studiato:
Località Tesero (TN) il 3 agosto 2012 – raduno studio del G.M.N. Ancona, in bosco di conifere a prevalenza pecci (Picea abies) numerosi esemplari in fila.
Legit e Det. Livio Agostinelli.