Hygrophorus arbustivus (Fr.) Fr.

M.Conero 18.2.1995 Foto M. Gottardi
Cappello: 4-7 cm, da piano a depresso, non igrofano, con cuticola viscosa a tempo umido, nettamente verghettata, biancastra verso il margine, altrove di color alutaceo, nocciola, bruno-ocraceo, fin quasi a fulvastro al disco.
Imenoforo: lamelle rade, molto spesse, sovente anastomosate e forcate, da adnate a subdecorrenti, biancastre; sporata bianca.
Gambo: 4-6x0.6-1.5 cm, cilindrico, ma appuntito al piede, arcuato, furfuraceo, specialmente in alto (ma a volte pruinoso per tutta la lunghezza), umido-viscoso, biancastro, salvo alla base, che solitamente è bruno-ocracea.
Carne: pallida, lievemente ingiallente, con odore nullo o molto lieve di nocciola, insapore.
Habitat: presso boschi e macchie di latifoglie varie (leccio, corbezzolo, roverella), nel tardo autunno-inverno.
Microscopia: spore 7-9(10)x5-5.5(7) µm, da cilindracee a piriformi, lisce, ialine, non amiloidi; trama delle lamelle bilaterale.
Note: specie polimorfa di non facile determinazione per la somiglianza con altri Hygrophorus che crescono nel medesimo habitat, quali ad es. H. leucophaeo-ilicis Bon e Chev., o H. unicolor Gröger; un carattere essenziale per il suo riconoscimento è dato dalle fibrillature presenti sulla superficie pileica.
Materiale studiato:
Monte Conero, in bosco misto di Quercus ilex, Fraxinus ornus et al., 18.2.1995 e 6.1.1998, leg. et det. M. Gottardi.
Portonovo di Ancona, in bosco misto di sclerofille varie, 11.3.1995, leg et det. M. Gottardi.
Poggio di Ancona, in bosco misto di Quercus ilex e Pinus halepensis, 13.1.1996, leg et det. M. Gottardi.