Cortinarius salor Fr.
Loc. Portonovo (AN) 23.10.12 Foto M. Gottardi
Cappello: 3-8, inizialmente subgloboso, poi più allargato, convesso, un po’ gibboso; cuticola liscia, interamente separabile, molto viscida, fibrillata, all'inizio di color viola intenso, poi più pallida, lillacina, con tendenza ad assumere una colorazione ocracea, talvolta anche rossastra, a partire dal disco; viscosità insapore; reazioni negative con basi forti.
Imenoforo: lamelle non fitte, smarginate, aderenti al gambo per un dentino, inizialmente di color viola carico, della stessa tonalità del cappello, poi lilla, infine bruno-rossastre; filo intero, violaceo; sporata color ruggine.
Gambo: 5-10x0.6-1.5, viscido, clavato, talvolta bulboso al piede; superficie grigio-lilla con fibrille più scure, poi biancastro-ocracea a partire dalla base, pruinosa all'apice; cortina abbondante, che forma una zona anulare abbastanza evidente in alto, di colore rugginoso per le spore.
Carne: grigio-lillacina, poi biancastro-ocracea, con leggero odore rafanoide al taglio, poi evanescente; sapore amarognolo.
Habitat: sia in boschi di latifoglie che di conifere, in autunno, abbastanza comune.
Microscopia: spore 7-9x6-8, subglobose, ornate da numerose verruche irte; giunti a fibbia molto marcati.
Spore + KOH x 1000 exs Foto M. Gottardi
Nota: può essere scambiato con Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke. o con Lepista sordida (Schumach.:Fr.) Sing. per la somiglianza, a volte notevole, nella colorazione del cappello. La presenza dei residui araneosi sul gambo ed il colore delle lamelle a maturazione permettono però una immediata sua collocazione nel genere Cortinarius, nel cui ambito si contraddistingue anche per la forma sferica delle spore.
Materiale studiato:
Loc. Poggio (AN), sotto Quercus ilex, 4.11.91 e 23.11.94, leg. et det. M. Gottardi.
Vervò (TN), sotto Picea abies, 11.9.94, leg. et det. M. Gottardi.