Cortinarius infractus (Pers.: Fr.) Fr.
Loc. M. Conero (AN) 14.11.90 Foto M. Gottardi
Cappello: 5-8, da bruno chiaro a ocraceo o bruno-olivaceo, più scuro al centro, con riflessi o striature argentee; cuticola viscosa a umido, con fibrille radiali innate più scure; margine orlato di nero per il residuo della cortina.
Imenoforo: lamelle fitte, smarginate, a lungo bruno-bistro od olivaceo-bistro; sporata bruno-ruggine.
Gambo: 4-8x0.7-1.5, uguale o appena ingrossato al piede, a volte claviforme; superficie da argentea a lilla-violacea in alto, con tonalità più scure, giallastro-olivacee in basso, colorata nella zona mediana di bruno-ruggine per le spore.
Carne: biancastra quella del cappello, pallida ed ingrigente, sfumata di lilla nel gambo; odore lieve, grato, fungino o indefinibile, ma non disgustoso; sapore molto amaro.
Habitat: nei boschi, in autunno, piuttosto comune.
Microscopia: spore 6.5-9x5-7.5, ovoidi, ornate da piccole verruche.
Nota: esistono alcune varietà della specie descritta, quali ad esempio:
- var. olivellus (Mos.) Nesp., con cappello da bruno-grigio a grigio-verde, gambo con toni violacei e bulbo quasi marginato; sotto quercia e faggio.
- var.obscurocyaneus (Rick.) Quadr., a tonalità violaceo-bluastre sul gambo; sotto faggio, più raro sotto conifere.
Materiale studiato:
Loc. M. Conero, in bosco di Quercus ilex, con presenza di Smilax aspera e Arbutus unedo, 14.11.90, leg. et det. M. Gottardi.