Cortinarius bolaris (Pers.: Fr.) Fr.
Daone (TN), 19.9.2002 Foto M. Gottardi
Cappello: 2-6 cm, da emisferico a convesso, infine disteso, con largo ed ottuso umbone; margine sottile, ripiegato verso l’alto in età; cuticola asciutta, sericea, fibrillosa, di color rosso cinabro su fondo bianco o rosato, giallo-cromo o bruna in età, dissociata in squame appressate, più piccole e fitte al disco, più grandi in periferia.
Imenoforo: lamelle da adnate a subdecorrenti, arcuate, inizialmente ocracee, poi color caffelatte, infine bruno-ruggine; filo sottile, unito, concolore; cortina bianca, poi rugginosa per le spore; sporata bruno-ruggine.
Gambo: 5-7 x 0.5-1.2 cm, cilindraceo, flessuoso, pieno, poi cavo, bianco e pruinoso in alto, altrove decorato da squamule e fibrillosità concolori al cappello e da residui della cortina, feltrato di bianco alla base.
Carne: tenera, bianca, poi virante al giallo, giallo-zolfo sotto la cuticola e alla base del gambo, infine interamente bruno-rossastra; odore lieve, sapore piccante.
Habitat: sotto latifoglie, di preferenza querceti e faggete, in estate- autunno, molto raro.
Microscopia: 6.5-7.5 (9) x 5-5.5 µm, da subglobose a ovoidi o larmiformi, di color giallo chiaro, finemente verrucose.
Nota: si tratta di una specie decisamente rara, che si riconosce abbastanza facilmente soprattutto per i colori molto intensi del cappello, per il viraggio della carne e per il sapore piccante.
Materiale studiato:
Daone (TN), in un bosco misto di Ostrya carpinifolia e Corylus avellana, 19.9.2002, leg. M. Gottardi, det. R. Para.