Coprinus comatus
Coprinus comatus (Mull. : Fr.) S.F. Gray
Località Poggio San Romualdo (AN) 20-5-2010 Foto Livio Agostinelli
Cappello: inizialmente glandiforme-cilindrico poi a maturazione da campanulato a conico e alla fine espanso dove raggiunge dimensioni ragguardevoli fino a 230 mm. La superfice, inizialmente bianca sericea, si lacera in squame embricate, biancastre, bruno molto chiaro mentre la calotta rimane unita e di colore ocraceo.
Lamelle: molto fitte e libere al gambo, larghe, bianche in gioventù per poi assumere una tonalità rosata ed infine annerire completamente poi deliquescenti.
Gambo: 80-350 x 20-35 mm. separabile dal cappello con una leggera torsione, slanciato, cilindrico ma attenuato in alto e un poco bulbosetto alla base, bianco, vuoto a maturazione, anello membranoso, bianco (nero a spore mature).
Carne: non molto spessa, tenera nel cappello, fibrosetta nel gambo, presenta odori e sapori fungini gradevoli ma poco pronunciati.
Habitat: nel periodo primavera-autunno questo fungo cresce sui prati, nei parchi, nei giardini, lungo le strade carraie, a gruppi anche numerosi.
Microscopia: spore ellissoidali, ovali, lisce, 10,5-14 x 7-8 micron
Note: Coprinus comatus è l’unico “coprinus” da considerare commestibile, a patto di consumarlo quando le sue carni sono ancora completamente bianche. Il fungo non presenta difficoltà di determinazione viste le sue caratteristiche morfocromatiche, tuttavia una doverosa attenzione và effettuata con il C. atramentarius (tossico) e con il raro C. vasoustii che presenta sulla cima del cappello una calotta a forma di stella.
Materiale studiato:
Località Poggio San Romualdo (AN) il 20 maggio 2010, un piccolo gruppo di esemplari nei prati da pascolo.
Legit e Det Livio Agostinelli