Clitopilus prunulus (Scop.: Fr.) Kumm.
Badia Tedalda 7.8.1995 Foto M. Gottardi
Cappello: 4-8 (12) cm, inizialmente convesso, poi appianato, fino a depresso, con margine sottile, involuto nei giovani esemplari, poi disteso, ondulato-lobato; cuticola asciutta, liscia, glabra, vellutata, biancastra, bianco-grigiastra, glassata a tempo secco, di lucentezza serica.
Lamelle: fitte, ineguali, lungamente decorrenti, strette, sottili, con filo eroso, inizialmente biancastre, poi da rosa carnicino a color laterizio; sporata rosa carico.
Gambo: 2-5 x 1-2 cm, corto in rapporto al diametro del cappello, cilindraceo, allargato in alto ed appuntito alla base, spesso ricurvo ed eccentrico, concolore al cappello, pruinoso in alto, cotonoso alla base, fibrillato, pieno, poi farcito
Carne: biancastra, soda, tenera e fragile, cassante, con odore marcato di farina fresca e sapore mite.
Microscopia: spore 10-12 x 4-5 µm, strettamente ellissoidi, costolate longitudinalmente.
Spore x 1000 + blu di metilene fr. Foto M. Gottardi
Habitat: cresce in estate-autunno nei prati e nei pascoli, nei boschi di latifoglie e misti, spesso in piccoli gruppi di esemplari, a volte concrescenti
Note: è una specie di buona commestibilità; talvolta è scambiato con alcune Clitocybe del gruppo Candicantes, che però hanno carne fibrosa, elastica, lamelle smarginate, sporata bianca e solitamente con odori sgradevoli, di terra bagnata o muffa.
Materiale studiato:
Badia Tedalda, su pascolo, 7.8.1995, leg. et det. M. Gottardi.
Bled (Slovenia), ai margini di bosco di Picea abies, 4.9.1989, leg.et det. M. Gottardi
Canfaito, su pascolo, 13. 5.1995, leg. et det. M. Gottardi.
Passo S. Pellegrino (TN), 3.9.2002, su pascolo, leg. et det. M. Gottardi.