Clavulina coralloides (L) J. Schrot
(= Clavulina cristata)
Loc. Gallignano (AN) La Selva 13-10-2012 Foto .Livio Agostinelli
Carpoforo: fino a 80 mm. di altezza, portamento coralloide a forma di cavolfiore composto da uno o più tronchi concresciuti e diramati in numerose branche appiattite e caratteristicamente palmate all’apice dove si suddividono in molteplici appendici più o meno appuntiti talora simili ad una cresta di gallo di consistenza fragile, a maturità lunghe circa 8 mm., di colore bianco puro in origine poi appena soffuso di giallastro. La superfice è liscia o appena corrugata e di aspetto ceraceo.
Imenoforo: indistinto, disposto sulla superficie dei rami verso la metà della loro lunghezza.
Carne: di consistenza tenace all’inizio, poi molliccia, di colore biancastro, con sapore mite ma poi amarognolo e con odore indefinito, quasi nullo.
Habitat: cresce nei boschi di conifere e latifoglie, molto comune, si presenta gregaria o in piccoli gruppi dall ’inizio dell’estate al tardo autunno.
Microscopia: spore 7,5-9 x 6,5-8 micron, da globose a brevemente ellissoidali, lisce. Sporata bianca in massa.
Note: Il suo riconoscimento può risultare difficoltoso quando il carpoforo è parassitato da Rosellinia clavariae un mixo che ne modifica il colore confondendolo con Clavulina cinerea. Una seconda confusione può determinarsi con alcune piccole Ramarie di colore biancastro. Fungo non commestibile.
Materiale studiato:
Località Gallignano (AN) La Selva in data 13 ottobre 2012 bosco di latifoglie alcuni esemplari a terra tra erba e foglie
Legit e Det. Livio Agostinelli