Caloboletus calopus (Pers.) Vizzini
(=Boletus calopus Fries)
St. Lorentzen (A), 15.9.1990 Foto M. Gottardi
Cappello: 5-14 (18) cm, da emisferico a convesso-guancialiforme, infine quasi spianato, con margine inizialmente involuto, poi disteso; cuticola color bruno chiaro, caffelatte, camoscio, argilla, asciutta e vellutata.
Imenoforo: tubuli giallo-citrini, poi giallo- olivastri, bluescenti al tocco; pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli; sporata oliva-ocracea.
Gambo: 6-9 (12) x 2-4 (6) cm, cilindraceo, fusiforme o ventricoso, rigonfio verso la base, ricurvo, pieno, sodo; superficie giallo-solforina in alto, di color rosso carminio, rosso vinoso nella parte centrale, bruna alla base, bluescente al tocco; reticolo evidente, bianco in alto, concolore altrove, a maglie poligonali.
Carne: biancastra o pallidamente crema, paglierina, virante al blu al taglio (al rosso-bruno alla base); odore fungino, sapore inizialmente mite, poi nettamente amaro; reazione verde scuro allo iodio, poi blu.
Microscopia: spore 11-12 (14) x 4-4.5 µm, strettamente ellissoidi, fusiformi o cilindracee.
Habitat: cosmopolita in montagna, sotto castagni, querce, faggi, abeti bianchi, ma soprattutto sotto Picea abies, su suolo acido, solitamente in più esemplari, a volte connati.
Note: specie facilmente individuabile per il colore giallo dell’imenoforo ed il sapore amaro della carne; talune osservazioni sul campo fanno personalmente ritenere che questa specie conduca almeno in parte uno stile di vita saprofitico.
Materiale studiato:
St. Lorentzen (A), sotto Picea abies, 15.9.1990, leg. Et det. M. Gottardi.