Schede descrittive micologia

Bjerkandera adusta

Bjerkandera adusta (Willd.) Karst.

(= Polyporus adustus Fr. = Leptoporus adustus Quèl.)

Bjerkandera adusta

Ritrovamento, determinazione e foto di Livio Agostinelli

Basidiomi: annuali, resupinati o mensolati. Rivestono vaste aree di tronchi o ceppi di latifoglie. La superficie è irsuta e zonata con colori che vanno dal bruno al grigio alternandosi, il margine è ondulato di colore bianco. Il contesto (ovvero la parte che confina con lo strato dei tubuli) ha una colorazione bianco-sporca-ocracea ed è separato dai tubuli da una sottile, ma visibile anche ad occhio nudo, linea nera. Il fungo emana un gradevole odore fungino

Imenoforo: composto da tuboli e pori. I tubuli sono monostratificati con uno spessore fino a 2 mm., con una colorazione grigia cenere. Anche la superficie poroide presenta la stessa colorazione. I pori sono rotondi-angolosi, ma in alcuni casi assumono una forma labirintiforme. I dissepimenti (la parte sterile che delimita l'apertura di un poro) sono sottili e interi.

Microscopia: I basidi hanno forma clavata, ialini e tetrasporici, misurano 10-15 x 3,5 - 5,5 micron. Gli sterigmi (una struttura che si forma sui basidi e che sorregge le basidiospore) hanno una lunghezza di 2,5 - 3 micron. Le basidiospore sono subcilindriche, trasparenti (ialine), lisce misurano 4,5 - 6 x 2,3 - 3,5 micron

Habitat : Cresce prevalentemente su legno morto di latifoglie (solo in casi eccezionali su conifere) ma anche su alberi in qualche modo già debilitati provocandone una morte lenta e continuando a nutrirsene sino al completo disfacimento. Provoca la carie bianca, un processo enzimatico in cui tutte le componenti del legno (lignina-cellulosa-emicellulosa) vengono degradate.

Note: è una specie comune presente nei nostri boschi, parchi e giardini. Si può confondere con Bjerkandera fumosa che però presenta colorazioni più scure e basidiospore più piccole.

Materiale studiato: un grande cespo di funghi mensolati e concresciuti su di un albero di susino da frutta tagliato e ridotto ad un ceppo. Il fungo ha continuato nel tempo a nutrirsi della ceppaia fino a sgretolarla completamente.

Legit et Det. Livio Agostinelli

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