Astraeus hygrometricus (Pers.) Morgan
Loc. Monte Rufoli (SI), 7.11.1994 Foto M. Gottardi
Basidioma: 2-4 cm di diametro, inizialmente chiuso e globuloso, interrato ma quasi affiorante, poi epigeo, con le lacinie aperte a stella; esoperidio molto igroscopico, dissociato in 10-15 lacinie, richiuse a tempo secco, ben distese a tempo umido, formato da quattro strati, di cui quello più interno, tenace e coriaceo, appare profondamente screpolato a tempo asciutto; endoperidio sessile, globuloso, di consistenza papiracea, di colore grigio-brunastro, che si apre a maturità per un ostiolo più o meno rotondeggiante o inciso in modo irregolare; gleba inizialmente biancastra, poi bruna; sporata di color bruno-cioccolato.
Habitat: specie xerofila, gregaria, amante di terreni sabbiosi o rocciosi, crescente nelle pinete e nei querceti, specie al sud, dalla primavera all’autunno.
Microscopia: spore globulose di 9-12 µm di diametro, senza pedicello, ornate da verruche molto fitte e grossolane lunghe circa 1 µm, di color bruno-arancio, bruno-rossastro, acianofile; giunti a fibbia presenti.
Spore x 1000 + R.C. exs. Foto M. Gottardi
Note: specie di facile determinazione per l’elevata igroscopicità dell’esoperidio; simile di aspetto a specie del genere Geastrum, si differenzia da questi per la diversa conformazione dell’esoperidio e la sua tendenza a screpolarsi.
Materiale studiato:
Loc. Monte Rufoli (SI), in una gariga, 7.11.1996, leg. et det. M. Gottardi