Schede descrittive micologia

Armillaria mellea

Armillaria mellea (Vaillard: Fries) Kummer

armillaria mellea got

 Monte Conero 13.11.1999                                                                                             Foto M. Gottardi

 

Cappello: 8-15 cm, inizialmente emisferico, poi convesso, infine appianato in età, con orlo sottile e striato; cuticola lubrificata, viscidula, di colore variabile da giallo miele a bruno-nerastro, ricoperta da minuscole squamette brune, puntiformi, al disco.

Lamelle: mediamente fitte, decorrenti con dentino, dapprima bianco-grigiastre, poi giallo-brunastre, maculate di bruno ruggine negli esemplari vecchi; sporata bianca.

Gambo: 6-12 (15) x 1-2 (3) cm, slanciato, cilindraceo, ingrossato alla base; superficie giallo-brunastra, decorata da squamulosità furfuracee; anello membranaceo, evidente, persistente, bianco-giallastro.

Carne: biancastra, sottile quella del cappello, dura e fibrosa nel gambo, con odore fungino e sapore acidulo-astringente.

Habitat: è una specie che cresce cespitosa, sia  parassita che saprofita di numerose piante arboree, sia conifere che latifoglie, molto comune, specialmente nel tardo autunno.

Microscopia: spore 7-9x5-6 µm, da ellissoidi ad amigdaliformi, lisce, guttulate, ialine al microscopio; cellule marginali claviformi.

Note: è uno dei funghi più conosciuti e ricercati; può essere consumato, ma con cautela e moderazione, dopo averlo sottoposto a prebollitura ed avendo l’avvertenza di gettare l’acqua di cottura, poiché contiene sostanze leggermente tossiche. Viene talvolta confuso con Hypholoma fasciculare (Huds.) P. Kumm., descritto in altra scheda, che cresce del pari cespitoso, ma che si contraddistingue per la colorazione a tonalità prevalenti giallo zolfo, per le lamelle inizialmente gialle, poi nerastre, per l’assenza di anello e per il sapore molto amaro della carne. A. tabescens (Scop.) Emel, anch’essa crescente cespitosa su latifoglie e di miglior commestibilità, si differenzia soprattutto per l’assenza di anello.

Materiale studiato:

St. Lorentzen (Austria) su Pinus sylvestris, 7.9.1990, leg. et det. M.Gottardi.

Portonovo di Ancona su Quercus ilex, 20.11.1994 e 29.11.1994, leg. et det. M. Gottardi.

Loc. Val di Castro (AN), su Quercus pubescens, 17.10.1998, leg. et det. M. Gottardi.

Monte Conero, su Quercus ilex, 13.11.1999. leg. et det. M. Gottardi

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