Amanita crocea var. subnudipes Romagnesi
Loc. Altino (AP) Monti Sibillini - 25-6-2011 - Foto Livio Agostinelli
Cappello: 50 – 100 mm. inizialmente campanulato poi convesso e infine disteso-pulvinato, con orlo striato, la superfice è liscia con aspetto brillante, abbastanza uniforme con colori sui toni dell’aranciato-rosa, aranciato-giallo, anche giallo albicocca.
Lamelle: libere, fitte, da biancastre a bianco crema, sono presenti lamellule.
Gambo: 70-120 x 15-25 mm. cilindraceo, liscio, biancastro, alla base presenta una volva inguainante, membranosa, permanente, bianca ma anche con alcune sfumature ocracee.
Carne: biancastra, tenera nel cappello, fibrosa-midollosa nel gambo, non ha odori particolari, sapore mite. Commestibile dopo cottura come tutte le “amanitopsis”
Habitat: cresce nel periodo estivo in boschi termofili di latifoglie, con preferenza per querce e castagni.
Microscopia: spore 9 - 12 micron, globose, lisce, ialine.
Note: appartiene alla Sezione vaginate, si differenzia dalla A. crocea per la crescita sotto latifoglia, per le ornamentazioni assenti nel gambo e per una taglia relativamente più piccola.
Materiale studiato:
Località Altino (AP) Monti Sibillini 25 giugno 2011 - Convegno CAMM -- Bosco di latifoglie querce, castagni e carpini.
Legit. e Det. Livio Agostinelli