Albatrellus confluens (A.& S. : Fr.) Kotlaba & Pouzar
Località: Stava (TN) 29-8-2012 Foto Livio Agostinelli
Basidiomi: annuali, carnosi, stiptati, cespitosi e tra loro saldati fino a formare delle masse di 30-40 cm. di diametro.
Cappello: di circa 12-14 cm. convesso, con margine lobato, involuto con una complessa e variegata colorazione che spazia dal giallo-arancio, al fulvo, al bruno-arancio, quasi sempre screpolato al centro. I tuboli sono bianchi o crema, corti, decorrenti, non separabili. I pori sono piccolissimi bianchi o leggermente rosati.
Gambo: 70 x 35 mm. sodo pieno e radicante se isolato, ma negli individui concresciuti i gambi si sviluppano da un tronco basale comune e diventano corti, irregolari e spesso fusi tra loro, di colore bianco ma rosa-rosso alla base.
Carne: spessa e dura di colore variabile, crema, giallastra, rosata. Odore gradevole appena percettibile, sapore un po’ amaro nella cuticola.
Habitat: cresce dalla fine dell’estate fino a metà autunno nei boschi di conifere prediligendo l’abete rosso.
Microscopia: spore 3,5-5 x 2,5-3,5 µm, ellissoidali, subglobose, ialine, lisce. Sporata bianca.
Note: è una specie di discreta commestibilità (nel gergo popolare “il fungo del pane”) solo allo stadio giovanile, consigliabile nel sottolio. Albatrellus ovinus, simile nel portamento. ugualmente commestibile, presenta fruttificazioni più regolari ed una diversa colorazione sul cappello (bianco o bianco-crema). Da non confonderlo con Albatrellus subrubescens, considerato tossico da alcuni AA, cresce sempre isolato ed ha consistenza coriacea e una diversa colorazione pileica, nei pori colori bianco-arancio-verdastri.
Materiale studiato:
Località Stava (TN) Raduno studio GMN Ancona – 29 agosto 2012 – Bosco di abeti rossi –
Legit e Det. Livio Agostinelli.