Agrocybe molesta
(Lasch) Singer (= Agrocybe dura (Bolton) Singer)
Foto di Livio Agostinelli
Cappello: generalmente di medie dimensioni, da 3 a 8 cm, da emisferico-convesso ad appianato, margine debordante ed involuto e sempre con residui del velo; superficie pileica di colore bianco sporco, crema-grigiastro molto pallido, infine ocra chiaro, mai con tonalità accese, cuticola un poco viscosa con tempo umido, si lacera facilmente formando delle screpolature con tempo asciutto.
Lamelle: mediamente fitte, intercalate da lamellule, smarginate, adnate, di color nocciola chiaro in gioventù, poi bruno-violacee a maturazione, il filo si presenta biancastro e cotonoso.
Gambo: normalmente cilindrico o un poco svasato all’apice, raramente ricurvo, consistente nel giovane ma presto farcito, poi cavo; di colore biancastro si sporca d’ocra nella parte inferiore; presenta un anello fragile verso l'apice che lascia residui membranosi sul margine del cappello, bianco ma subito bruniccio per il deposito sporale.
Carne: molto dura e compatta nel cappello, fibrosa nel gambo, biancastra, sapore vagamente di farina e amarognolo, odore subfarinoso.
Habitat: si trova specialmente nei campi incolti, nei prati e nei giardini, in piccoli gruppi. Fruttifica dalla primavera ad autunno inoltrato, comune negli areali di crescita, poco reperibile altrove.
Da considerarsi non commestibile seppure non risulti tossico.
Microscopia: spore 12-14 × 6,5-8 µm. Basidi tetrasporici, banali. Cistidi imeniali subovoidi o utriformi.
Note: le caratteristiche salienti per il riconoscimento di questa specie sul campo sono: le colorazioni pileiche biancastre o su tonalità crema-grigiastro-ocra chiaro sempre molto pallide, la cuticola di aspetto screpolato con tempo asciutto e la consistenza della carne del cappello, quest'ultima peculiarità aveva indotto alcuni Autori a creare il taxon Agrocybe dura che si differenzia per le colorazioni pileiche su tonalità crema-ocracee, la consistenza della carne non molto compatta e per l'habitat preferenziale boschivo.
Materiale raccolto e studiato:
Località Chiaravalle, Parco 1 Maggio in data 28 maggio 2015 alcuni esemplari su prato tra pineta e lecceta.