Agaricus arvensis Schaeffer : Fries
Loc.Capretta di Fabriano, 4.6.1991 Foto M. Gottardi
Cappello: 8-15 cm, carnoso, inizialmente emisferico con sommità un po’ appianata, poi da convesso a piano, con margine talvolta fimbriato da resti di velo; cuticola asciutta, glabra, squamulosa, biancastra, di lucentezza serica, facilmente macchiata di giallo ove manipolata o in età.
Lamelle: libere, fitte, inizialmente grigiastre, poi porpora-nerastre a maturità, con filo sterile, pallido; sporata bruno-porpora.
Gambo: 6-15 x 0.7-1.5 cm, cilindraceo, generalmente rastremato verso l’alto, con base allargata, ma non bulbosa, pieno, poi cavo; superficie liscia, serica, biancastra, tendente ad ingiallire in età o al tocco; anello bianco, a doppio strato, ingiallente allo sfregamento, alto sul gambo, persistente, con faccia inferiore decorata da fioccosità disposte a ruota dentata.
Carne: bianca, soda, ingiallente all’aria, con marcato odore anisato, gradevole e sapore dolce di nocciola.
Habitat: cresce nei prati e nei pascoli, spesso in numerosi esemplari disposti in file o cerchi, dalla primavera all’autunno, comune.
Microscopia: spore 7-8 (8.5)x4.5-5 µm, ellissoidi, con grosso apicolo corto ed ottuso, lisce, guttulate, brune al microscopiuo; basidi tetrasporici; cheilocistidi vesciculosi.
Note: è una specie di buona commestibilità, forse la più nota fra quelle ingiallenti dei prati (Flavescentes); l’odore marcato di anice ed il gambo non bulboso sono i caratteri che permettono di distinguerlo agevolmente da altri Agaricus ingiallenti tossici. Anche A. xanthodermus Genev., specie tossica, fa parte dei Flavescentes, ma si distingue per un viraggio rapido della carne al giallo cromo, specialmente alla base del gambo, e per l’odore marcato di fenolo.
Materiale studiato:
Località Capretta di Fabriano, su pascolo, 4.6.1991, leg. et det. M. Gottardi.
Vervò (TN) loc. Predaia, su pascolo, 23.6.1994, leg.et det. M. Gottardi.
Canfaito, su pascolo, 135.1995, leg. et det. M. Gottardi.