Verbascum thapsus
Linnaeus s.l. - Fam. Scrophulariaceae
Tasso barbasso

Pianta erbacea bienne, che nel primo anno di crescita presenta solo una rosetta di foglie basali, grandi, ovate, lunghe 30-40 cm, densamente lanuginose, di colore biancastro-grigiastro.
Il secondo anno s’innalza lo stelo fiorale, lungo 50-150 cm, densamente foglioso, anch’esso coperto di un fitto tomento bianco-giallastro.
Le foglie caulinari sono lanceolate, lunghe 10-20 cm e larghe 3-4 cm, decorrenti sul fusto. I fiori sono sessili, raccolti in una densa e lunga spiga; hanno una corolla larga 3-5 cm, pubescente all’esterno, composta da 5 petali gialli, più corti del tubo corollino.
Gli stami sono 5, inseriti alla base della corolla; due di essi sono più lunghi e generalmente glabri, mentre gli altri 3 sono più brevi e bianco-lanosi.
La fioritura avviene da maggio ad agosto.
E’ una pianta termofila, di origine eurasiatica, presente in Italia su tutto il territorio.
Cresce su terreni incolti, aridi, ruderali, dal livello del mare fino a 1700-2000 m di altezza.
Possiede oli essenziali, mucillaggini e sostanze antiinfiammatorie con effetto calmante su tosse e spasmi intestinali.
Sebbene molte parti della pianta siano velenose, è possibile utilizzare i fiori secchi che vengono adoperati per un infuso dal piacevole sapore, allo scopo di alleviare tosse e raffreddori.
Secondo Ildegarda di Bingen le foglie di Verbasco, cotte e mangiate come contorno a carne e pesce, rafforzeranno un cuore triste e lo renderanno lieto.
Ma anche chi soffre di raucedine, mal di gola e dolori al petto trarrà giovamento dal Verbasco insieme ad un ugual peso di Finocchio, bollito in un buon vino e quindi filtrato attraverso un panno per eliminare la sottile peluria che ricopre fiori e foglie.
Per uso esterno ha funzione antiemorroidaria, disinfiammante su foruncoli, ascessi e scottature: si cuociono i fiori sminuzzati in altrettanto peso di olio di oliva o di mandorle, si lascia freddare e si cola in un canovaccio, spremendo il più possibile. Quanto ottenuto verrà utilizzato per unzioni locali.