Thymus longicaulis C. Presl

Thymus longicaulis C. Presl

Fam. Lamiaceae

Timo

Thymus longicaulis

Thymus longicaulis foglie e fiori

Foto Mario Gottardi

Scheda botanica a cura di M. Gottardi

Pianta erbacea perenne, alta 3-6 cm, fortemente aromatica, con fusti lungamente repenti, ovvero striscianti, con apice non fiorifero, che ad ogni nodo producono radichette, da cui si originano i fusticini, ascendenti od eretti, pubescenti, a sezione quadrangolare.

Le foglie sono opposte, piccole, subsessili, da strettamente ellittiche a lineari-spatolate, lucide e glabre, con lamine punteggiate di ghiandole.

I fiori sono ermafroditi ed attinomorfi, riuniti in verticilli apicali; hanno il calice tubuloso formato da brattee acuminate e pelose ed una corolla anch’essa tubulosa, rosata, talvolta biancastra-rosata o color malva, bilabiata, con labbro superiore intero e labbro inferiore diviso in 3 lobi. La fioritura si prolunga da aprile ad agosto.

I frutti sono piccoli acheni ovoidi, bruni, riuniti in tetradi al fondo del calice, che permane sul fusto.

Si tratta di una pianta a distribuzione Euri-Mediterranea, che vegeta nei prati aridi e sassosi, dalla pianura fino a 1600 m di quota ca.. In Italia è presente in tutte le Regioni, esclusa la Sardegna.

Il nome del Genere deriva dall’egizio “Tham”, con cui si designava un unguento profumato, ricavato da una specie di Timo, usato essenzialmente nelle imbalsamazioni. I Greci hanno tradotto il vocabolo egizio in “Thyo”, con il significato di “Fare sacrifici”; nel mondo antico, infatti, il Timo veniva bruciato nei rituali di offerta agli dei, per il suo caratteristico e penetrante profumo e, soprattutto, per le sue proprietà antisettiche e disinfettanti, che purificavano l’aria ed allontanavano gli insetti, pratica d’altronde usata sin dall’epoca dell’Età della pietra, come testimoniato dai reperti fossili. In virtù delle proprietà antisettiche, è stato da sempre utilizzato per conservare i cibi, e specificatamente le carni, fino all’avvento del frigorifero.

Il Timo è una pianta con odore e sapore fortemente aromatici, di cui si utilizzano le parti aeree fiorite; queste vanno raccolte fra maggio ed agosto e possono essere anche conservate, essiccate all’ombra in luogo ventilato e chiuse in barattoli di vetro.

Per quanto riguarda le qualità terapeutiche, il Timo ha proprietà digestive, stimolanti, depurative, balsamiche, espettoranti, antispasmodiche ed antisettiche, in virtù dei diversi oli essenziali presenti, nonché di sostanze amare e tannini. Verso la metà del 1800 il chimico francese Lallemand riuscì ad estrarre dal Timo un olio essenziale, che chiamò “timolo”, principale agente delle proprietà officinali della pianta. Da allora il timolo divenne ricercatissimo ed impiegato fondamentalmente come antibiotico. Venne usato anche durante la prima guerra mondiale, e fu solo con la scoperta di antibiotici più potenti che la sua fama iniziò ad appannarsi.

Un tempo il Timo entrava anche a far parte, insieme ad altre erbe aromatiche, degli ingredienti per realizzare “l’aceto dei quattro ladri”, con cui ci si frizionava prima di avvicinare gli ammalati.

Il miele di Timo è utilizzato come dolcificante di tisane di erbe, con proprietà espettoranti, mentre gli infusi sono impiegati come antisettici, anticatarrali e calmanti.

Il Timo è usato anche in cosmetica, per trattare le pelli pallide e stanche, sia tramite suffumigi, sia sotto forma di lozioni idroalcoliche.

Secondo un’antica leggenda si credeva che le fate amassero questa piantina, e chi avesse voluto incontrarle doveva preparare un infuso con le sue infiorescenze in luoghi aperti, perché sarebbe stato pericoloso portare i fiori del Timo in casa.

Nel Medioevo assunse un fortissimo valore simbolico, legato al coraggio ed alla forza d’animo, e per tale motivo le donne se ne cingevano il capo quando i giovani cavalieri dovevano partire per combattere i nemici in terre lontane.  

Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.

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