Taxus baccata L.
Fam. Taxaceae
Tasso, Albero della morte
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Albero sempreverde, per lo più dioico, alto fino a 20 m., con chioma piramidale fitta di colore verde scuro e corteccia sottile liscia e rossastra, poi bruno-grigiastra, che tende a desquamarsi con l’età.
Le foglie hanno la forma di aghi appiattiti, non pungenti, di colore verde lucido sopra, più chiaro ed opaco sotto, disposte sui rami in modo distico.
Le infiorescenze maschili sono riunite in piccoli coni giallastri, situati in corrispondenza delle ascelle fogliari, sui rami dell’anno, mentre i fiori femminili sono isolati e verdognoli; l’impollinazione è anemogama.
Il seme, a maturità, è ricoperto da un involucro rosso e carnoso, a forma di piccola coppa (arillo), viscido e dal sapore dolciastro, ciò che favorisce la disseminazione da parte degli uccelli.
Il Tasso è una pianta estremamente velenosa, perfino mortale, da cui il nome popolare che gli è stato attribuito; l’unica parte non velenosa è quella carnosa del frutto. E’ una pianta a lento sviluppo ed assai longeva, potendo raggiungere i 2000 anni di età. Vive in ambienti umidi e freschi, su terreno calcareo, in stazioni ombreggiate quali forre e valloni, e nei boschi montani di latifoglie, spesso in associazione con l’Abete bianco ed il Faggio, fino a 1300m di altitudine.
Si tratta di una pianta relitta del periodo terziario, appartenente alla vegetazione delle piante sempreverdi di clima temperato (laurifille), di cui facevano parte anche l’Agrifoglio, il Bosso e l’Alloro. E’ sopravvissuta quindi alle glaciazioni del quaternario, ma successivamente è stata decimata a causa del peggioramento climatico e dei disboscamenti provocati dall’uomo; attualmente la sua presenza in Italia è limitata a poche stazioni appenniniche, in modo frammentario e sporadico.
Il nome del Genere deriva dal greco “taxis” = “fila”, con riferimento alla disposizione delle foglie sui rami; il nome specifico invece indica che i suoi frutti sono simili a bacche.
Il legno è particolarmente elastico e compatto ed in passato era utilizzato per fabbricare archi, assi di carri, ingranaggi, pattini per slitte, ecc., mentre presso gli antichi Egizi era usato per la costruzione di sarcofaghi, in virtù della sua incorruttibilità. Attualmente il Tasso è spesso coltivato a scopo ornamentale in parchi e giardini per il suo aspetto slanciato ed elegante, ed i suoi rami impiegati come elemento decorativo di composizioni floreali (abitudine che in passato era molto più diffusa, tanto da provocare un ulteriore depauperamento del patrimonio boschivo) mentre il legno è utilizzato per la costruzione di pavimenti e pali, in ebanisteria e per la realizzazione di piccoli oggetti.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.