Salix purpurea L.
Fam. Salicaceae
Salice rosso
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Arbusto alto 3-4 (8) m, a portamento cespuglioso, con rami giovani lucidi e glabri, di color rosso-porpora, poi grigio-bruni o grigio-giallastri il secondo anno; la corteccia è grigia, prima liscia poi screpolata.
Le foglie sono ovato-lanceolate oblunghe, acuminate, spatolate, lunghe 4-12 cm, 4-10 volte più lunghe che larghe, con larghezza massima nel quarto superiore, lucide e di colore verde scuro sopra, glauche e glabre sotto.
I fiori maschili sono riuniti in amenti cilindracei, eretto-patenti, lunghi 5 cm ca; le antere sono rosse, poi gialle o grigio-verdi; i fiori femminili sono anch’essi riuniti in amenti lunghi 4 cm ca. prima gialli, poi grigio-verdi; hanno ovari pelosi e stimmi rossi.
I frutti sono capsule ovoidi che a maturità si aprono liberando moltissimi semi provvisti di pappo.
E’ una specie eliofila, mesofila ed igrofila, pioniera, tipica dei greti di fiumi e torrenti, dei suoli neutri, alluvionali, ciottolosi, sabbiosi o anche argillosi, periodicamente sommersi dalle piene, con falda freatica elevata.
Forma sovente consorzi ripariali insieme con Salix alba, Salix triandra, Salix purpurea e Salix eleagnos, dalla pianura fino a 1500 m di quota ca.
E’ diffusa in Europa, Asia, Nordafrica, ed in Italia è comune su tutto il territorio.
La denominazione specifica fa riferimento al colore rosso dei rami del 1° anno, nonché a quello delle antere e degli stimmi.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.