Quercus petraea L.
Fam. Fagaceae
Rovere
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Albero caducifoglio alto fino a 30 (40) m, con chioma ampia e densa, tronco diritto e robusto, corteccia grigio-bruna, inizialmente liscia, poi screpolata e fessurata in placche rettangolari.
Le foglie sono picciolate, con picciolo scanalato, alterne, lunghe 7-12 cm, obovate o talvolta lanceolate, ristrette versa il peduncolo, con 5-7 paia di lobi profondi, larghi ed arrotondati; la pagina superiore è di colore verde lucido ed intenso, quella inferiore è più chiara, con peli brunicci alle ascelle delle nervature. Le foglie permangono sui rami per tutto l’inverno, anche se ormai disseccate, e se ne distaccano solo in primavera.
Gli amenti maschili sono giallo-verdastri e penduli, i fiori femminili sono sessili e riuniti in corrispondenza delle ascelle fogliari.
La ghianda è sessile, lunga 2-3 cm, avvolta per 1/3 della lunghezza da una cupola a squame appressate e lanceolate.
Si tratta di una pianta mesofila, che predilige il clima temperato-umido ed i suoli acidi, profondi e drenati.
E’ diffusa in Europa centrale ed orientale, mentre in Italia la sua presenza è limitata ad alcune vallate alpine e prealpine e a pochi siti dell’Appennino; è assente in Sardegna.
Spesso il Rovere si mescola alla Farnia ed alla Roverella, con cui forma esemplari ibridi, generalmente sterili, con caratteri intermedi fra le varie specie.
Il legno è duro e compatto, è piuttosto ricercato per utilizzi vari ed inoltre viene impiegato come combustibile e per farne carbone.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.