Quercus coccifera L.

Quercus coccifera L.

Fam. Fagaceae

Quercia spinosa

Quercus coccifera

Quercus coccifera ghiande

Foto Mario Gottardi

Scheda botanica a cura di M. Gottardi

Pianta sempreverde a portamento cespuglioso, più raramente di piccolo alberello, alta 2-5 m, con chioma densa, rotondeggiante, rametti giovani pubescenti, di color grigio-cenere o grigio-bruno, tronco contorto e tortuoso, corteccia grigiastra, liscia, finemente fessurata solo in basso.

Le foglie sono a lamina spessa, (sclerofille), glabre su entrambe le facce, da ovate ad oblunghe, con base cordata, piccole, lunghe 1.5-4 cm, di color bronzeo e molli da giovani, poi tenaci e di color verde scuro nella pagina superiore, verde chiaro in quella inferiore, brevemente piccciolate, con margine spinoso-dentato.

Gli amenti maschili sono gialli e penduli, i fiori femminili sono riuniti in amenti lunghi 2 cm ca.

Le ghiande sono brevemente peduncolate, ovoidi, lunghe 1-3 cm, avvolte da una cupola composta da squame lanceolate, rigide, subspinose, patenti.

Si tratta di una Quercia mediterranea ad ampia distribuzione; è diffusa nel settore occidentale e centro-orientale del Mediterraneo, mentre in Italia è presente in Liguria occidentale, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Predilige suoli calcarei, marnoso-calcarei o argilloso-sabbiosi, talora cresce anche su suoli silicei, fino a 300 m s.l.m. ca.

La si incontra sui versanti più aridi e caldi delle coste, in forma di cespugli che formano macchie impenetrabili, spesso intensamente brucate dal bestiame.

Mentre il Leccio è il principale costituente del Mediterraneo occidentale della vegetazione forestale (climax del Quercion ilicis), Q. coccifera è l’elemento fondamentale del Mediterraneo orientale della macchia o della foresta sempreverde, dove non solo rappresenta oggi la vegetazione climax, ma ha probabilmente rappresentato nel passato anche la vegetazione primitiva precedente all’intervento dell’uomo.

Il nome specifico deriva dal latino “coccus” = “piccolo grano” e “ferre” = “portare”. Ciò con riferimento al fatto che spesso i rami sono infestati da una cocciniglia di colore rosso, Kermes vermilio Planch.

Il legno della Quercia spinosa è durissimo e compatto, utilizzato esclusivamente come combustibile. Un tempo questa Quercia aveva una certa importanza perché ospitava la cocciniglia sopra citata; dagli esemplari femmine di questi parassiti si estraeva, dopo essiccazione, una sostanza colorante rossa, che veniva impiegata in tintoria col nome di “grana di Kermes”. Veniva usata anche in liquoreria col nome di “alkermes”.

                                                                                              

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