Populus tremula L.
Fam. Salicaceae
Pioppo tremulo
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Albero di piccole-medie dimensioni, alto fino a 20 m, con fusto più o meno dritto, snello e slanciato, chioma arrotondata, corteccia verdastro-biancastra, poi imbrunente a partire dal basso, cosparsa di lenticelle e chiazze scure.
Le foglie sono rotondate, con margine dentato/crenulato, lungamente picciolate, con picciolo appiattito; la pagina superiore è inizialmente pubescente, poi glabra, di colore verde più carico di quella inferiore. Il colore autunnale delle foglie è giallo ambrato.
Pianta dioica; i fiori maschili sono riuniti in amenti grossi e penduli, bruno-rosati e ricoperti di peluria, quelli femminili sono anch’essi riuniti in amenti verdastri, con stimmi rossi.
I frutti sono capsule coniche contenenti numerosi semi.
E’ una specie eliofila e mesofila, che predilige i terreni freschi e fertili; colonizza facilmente le radure boschive, i prati ed i pascoli abbandonati, le stazioni soleggiate e ad elevata umidità. E’ il Pioppo indigeno più montano; vegeta dalla pianura fino a 1400 (1800-2000) m di quota.
E’ presente in Europa, Asia e Nordafrica; in Italia è presente in tutte le Regioni.
Caratteristico è il tremolio del fogliame ad ogni piccola brezza, favorito dalla forma del picciolo, lungo ed appiattito.
Il carattere pioniero di questa pianta la rende adatta al consolidamento dei terreni franosi.
Il legno è tenero ed omogeneo ed ha caratteristiche ed impieghi analoghi a quelli degli altri Pioppi, ma è poco utilizzato, dalla la sporadicità della specie.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.