Lactuca virosa L.

Lactuca virosa L.

Fam. Asteraceae

Lattuga velenosa

 Lactuca virosa

Foto Mario Gottardi

 

Scheda botanica a cura di M. Gottardi

Pianta erbacea biennale, alta 0.5-1 (2) m, con fusto robusto, lignificato, di aspetto osseo, macchiato di porpora in alto, con isolate spinule uncinate; latice con odore di Papavero e radici con odore fetido.

Le foglie sono di colore verde glauco, spesso maculate di rosso-porpora, glabre, intere o lobate, talvolta roncinate, finemente dentellato-spinulose, aculeate sul bordo e sul rachide nella pagina inferiore, con orecchiette alla base abbraccianti il fusto.

I fiori sotto tutti ligulati, ermafroditi, di colore giallo-solforino, raccolti in capolini peduncolati, a loro volta disposti a formare una pannocchia piramidale. I capolini si aprono a mattino inoltrato e si richiudono nel primo pomeriggio. La fioritura avviene da giugno a novembre.

I frutti sono piccoli acheni porpora-nerastri, fusoidi, compressi, solcati longitudinalmente, provvisti di un pappo ombrelliforme posto all’apice di una sorta di becco.

E’ una pianta a distribuzione Mediterraneo-Atlantica, che cresce negli incolti, presso macerie e vecchi muri, lungo le vie, in luoghi assolati ed aridi, dalla pianura fino a 1000 m di quota ca.. In Italia è presente in tutte le Regioni.

Lactuca virosa” significa “Pianta velenosa con latice”; è da considerare una pianta tossica a tutti gli effetti, da non confondere quindi con altri tipi di Lattuga commestibili.

La Lattuga velenosa secerne al taglio un latice bianco, appiccicoso, con odore di Papavero, che all’aria si coagula e prende il nome di “lattucario”. Tale latice contiene sostanze amare ed alcuni alcaloidi e, specialmente in dosi elevate, può provocare effetti ipnotici, tachicardia, vertigini, ipotensione e paralisi cardiaca.

Il lattucario ha sapore amaro e pungente, ed agli antichi erboristi ricordava l’oppio, sia per il sapore che per l’odore, tanto da indurli a consigliare un infuso di questa pianta mescolato al vino come analgesico e narcotico.

Tutte le piante appartenenti al Genere Lactuca contengono il latice bianco sopra descritto, che ha effetti sedativi, calma le persone nervose ed induce al sonno se se ne consumano le foglie durante il pasto serale. Per queste sue proprietà già Dioscoride la sconsigliava, perché, a suo dire, provocava impotenza sessuale, mentre veniva raccomandata durante i festeggiamenti di riti religiosi, per la sua capacità di favorire la contemplazione, in quanto allontanava i desideri carnali.

Un tempo in alcune Regioni era usato come ipnotico-sedativo, ma tale pratica è stata abbandonata per la tossicità della pianta.  

Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.

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