Hippophae rhamnoides L.
Fam. Eleagnaceae
Olivella spinosa
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Pianta dioica, caducifoglia, a portamento arbustivo, alta fino a 2-3 m, con chioma rada ed irregolare, rami con spine dure, lunghe ed acuminate e corteccia grigio-bruna, liscia e sottile.
Le foglie sono alterne, lineari-lanceolate, strette, ad apice acuto, subsessili, di colore verde-grigiastro nella pagina superiore, bianche e tomentose in quella inferiore.
I fiori compaiono prima delle foglie, sono unisessuali, piccoli, verdognoli, riuniti in piccoli amenti all’ascella dei giovani rami.
I frutti sono piccole drupe ovali di color arancio vivace, che maturano a fine estate-autunno ed hanno sapore decisamente aspro.
E’ una pianta eliofila e xerofila, che predilige i luoghi caldi ed assolati e cresce su terreni poveri, pietrosi e sabbiosi, sui greti di fiumi e torrenti, sui calanchi, negli arbusteti, nei saliceti, nelle pinete aride.
Il suo areale di crescita riguarda le zone Eurasiatiche a clima temperato, mentre in Italia è diffuso nelle Regioni centro-settentrionali ed in Campania.
Si tratta di una pianta di pregio estetico per la chioma verde-argentea e per i frutti vivacemente colorati. Per questo motivo è spesso utilizzata per le alberature stradali e come ornamento in parchi e giardini.
E’ anche un’essenza frugale, che abbisogna di poche cure e che si presta bene per formare siepi o per consolidare scarpate e greti di fiumi.
I frutti sono astringenti e ricchi di vitamina C ed in fitoterapia vengono impiegati per le proprietà astringenti ed antisettiche. Inoltre possono essere validamente impiegati per fare marmellate e gelatine e si prestano bene anche per la conservazione sotto aceto.
Il nome del Genere deriva dal greco antico e, secondo alcuni, significa “Per schiarire il cavallo”, perché il succo dei suoi frutti si soffregava sul mantello dei cavalli per conferirgli una particolare lucentezza. Secondo altri, invece, significherebbe “Cavallo-luce”, in quanto parti della pianta venivano impiegate per curare affezioni oftalmiche dei cavalli.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.