Fraxinus excelsior L.
Fam. Oleaceae
Frassino maggiore
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Albero alto fino a 30 (40) m, caducifoglio, monoico, con chioma rotondeggiante, tronco diritto e slanciato, gemme grandi, nere, vellutate, corteccia prima liscia e grigio-verdastra, poi bruna e fessurata longitudinalmente.
Le foglie sono opposte, imparipennate, composte da 7-13 foglioline subsessili, lanceolate, con margine dentato, giallo pallide in autunno.
I fiori sono unisessuali o bisessuali, privi di calice e corolla, nerastri i maschili, violacei i femminili, riuniti in fitti racemi ascellari, che si sviluppano prima delle foglie.
I frutti, sono samare lunghe 3-5 cm, con lunga ala lanceolata, riunite in grappoli penduli, che persistono sui rami durante l’inverno.
E’ una specie eliofila o moderatamente sciafila, mesoigrofila, che vegeta su suoli fertili, freschi e profondi, alcalini, dalla pianura fino a 1500 (1700) m di quota ca, associata a Tigli, Aceri, Ontani, Olmi, Faggi, Abeti e Pecci. E’ diffusa in Europa centro-orientale, Penisola iberica settentrionale, Grecia, Turchia, Isole britanniche, Danimarca, Scandinavia; in Italia è presente nella cerchia alpina e sull’Appennino settentrionale e centrale.
Il legno è rosato, molto elastico e facilmente lavorabile e lucidabile; con esso si fabbricano remi, alberi per barche, sci, racchette da tennis, mobili; è anche un buon combustibile.
Foglie e corteccia erano usate in fitoterapia come febbrifughi, tonici, sudoripari, ecc.; il fogliame inoltre era usato come foraggio per il bestiame.
Per le popolazioni nordiche era considerato albero cosmico, che con la chioma sosteneva la volta celeste; per i Celti era simbolo di rinascita, fecondità e virilità. Gli si attribuivano inoltre proprietà antiofidiche, destituite in realtà di ogni fondamento.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.