Cyclamen purpurascens
Miller - Fam. Primulaceae
Ciclamino delle Alpi
foto L. Agostinelli
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Pianta erbacea, alta 10-20 cm, provvista di un grosso bulbo perennante, grigiastro, suberoso, rotondeggiante, leggermente compresso, di 5 (12) cm di diametro, da cui si dipartono numerose radichette.
Le foglie sono tutte basali, carnosette, reniformi o cordate, lungamente picciolate, crenulate al bordo, con picciolo pubescente di colore rossastro; le lamine sono lucide, di color verde brillante e marmorizzate nella faccia superiore, porporine e pubescenti in quella inferiore.
I fiori sono solitari, pentameri, zigomorfi, lungamente picciolati, inclinati verso il basso, con profumo intenso e grato. La corolla è formata da un tubo breve e da 5 lacinie di color rosa-porpora vivace; lo stilo è sporgente dalla fauce. La fioritura avviene da luglio a settembre.
I frutti sono capsule sferiche, deiscenti apicalmente a maturità, che avviene l’anno successivo alla fioritura, così da liberare i semi, minuscoli e copiosi. All’epoca della maturazione il picciolo fiorale si arrotola a spirale (da cui il nome generico), in modo che la capsula possa penetrare nel substrato (maturazione ipogea).
Si tratta di una pianta igrofila e sciafila, acidofila, che cresce di preferenza nei recessi freschi ed ombrosi dei boschi, nelle faggete, nelle pinete, nelle abetaie e nei lariceti di montagna, su terreno soffice, fra i muschi e le eriche, fino a 1900 m di quota ca.. In Italia è presente lungo tutto l’arco alpino e nell’Appennino centro-settentrionale.
Scheda fitoterapica a cura di D. Cesaroni
Pianta erbacea perenne, alta 10-20 cm.
Si tratta di una pianta relativamente termofila, che cresce nelle leccete, nelle macchie, più raramente nei boschi di caducifoglie.
Il nome popolare “Panporcino” è dovuto al fatto che i suini possono cibarsi impunemente dei tuberi, che invece sono velenosi per l’uomo.
Il ciclamino è una pianta velenosa in ogni sua parte; il bulbo contiene una saponina.