Clematis flammula L.
Fam. Ranuncolaceae
Fiammola, Viticcio
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Pianta lianosa perenne, sempreverde, con fusti lunghi 1-5 m, volubili e angolosi, legnosi in basso.
Le foglie sono opposte, quelle inferiori semplici ed ovato-lanceolate, quelle superiori bipennate, lungamente picciolate, con segmenti lanceolati, interi, talvolta trilobati, lunghi 1-1.5 cm; sono i piccioli delle foglie che, avvolgendosi attorno ai sostegni, permettono alla pianta di arrampicarsi.
I fiori, riuniti in pannocchie ascellari, sono bianchi ed odorosi, hanno 4 tepali, pubescenti solo nella pagina esterna, e molti stami; la fioritura avviene fra aprile e maggio.
I frutti sono piccoli acheni discoidali appiattiti, con una lunga resta piumosa all’apice.
Si tratta di una pianta a distribuzione Euri-Mediterranea, che predilige il clima temperato-caldo e vegeta di preferenza nelle macchie mediterranee, nelle leccete e nelle garighe, anche sui litorali sabbiosi, dalla costa fino a 600 m di quota ca.; in Italia è presente ovunque, ad esclusione del Piemonte e della Sicilia (ma si rinviene nella vicina isola di Panarea).
Il nome Clematis deriva dal greco Klematis, che significa “Tralcio di Vite”, con riferimento al fatto che le piante appartenenti a questo Genere hanno tralci simili a quelli della Vite.
La Fiammola si distingue dalla Vitalba (Clematis vitalba) soprattutto per le foglie bipennate e per i tepali feltrati solo nella pagina esterna, mentre nella Vitalba sono pelosi su entrambe le facce. Si tratta di distinzioni importanti perché, differentemente dalla Vitalba, descritta in altra scheda, la Fiammola rimane tossica anche da cotta.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.