Carpinus orientalis Miller
Fam. Corylaceae
Carpino orientale, Carpinella
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Arbusto o piccolo albero, alto fino a 5 (15) m, con fusto costolato e corteccia mai screpolata, di colore grigio-rossastro.
Le foglie sono ovate, con base arrotondata, brevemente picciolate, a lamina dura, lunghe 2-4 cm, con 9-11 paia di nervature ben in rilievo, scarsamente pubescenti, con margine doppiamente seghettato e margine acuto.
Gli amenti maschili sono sessili, lunghi 2-3 cm, con 6-20 stami pelosi, mentre quelli femminili sono più corti, ovato-allungati, con fiori a brattee allungate che ricoprono l’ovario.
I frutti sono piccole nucule portate da brattee triangolari-ovate o lanceolate, seghettate e di colore verde scuro e sono riuniti in corte infruttescenze pendule lunghe 3-6 cm.
Il Carpino orientale è una specie termo-xerofila, piuttosto frugale, con buona capacità pollonifera; predilige i suoli calcarei a quote medio-basse e cresce preferenzialmente nella fascia supramediterranea insieme a Lecci, Querce decidue termofile, Ornielli e Allori, con cui forma boschi, boscaglie e macchie, fino a 1000 m di altitudine, su suoli preferenzialmente calcarei.
E’ diffuso in Europa orientale ed Asia occidentale, mentre in Italia lo si ritrova in Friuli-Venezia Giulia, in Emilia-Romagna e nelle regioni del Centro-Sud ad esclusione delle Isole.
Il nome del Genere deriva dalle parole celtiche “Car” e “pin”, che significano rispettivamente “Legno” e “testa”, perché un tempo il suo legno veniva usato per fabbricare gioghi.
Il legno lo si utilizza solo come combustibile.
Foglie e gemme venivano un tempo utilizzate per combattere dissenterie, infezioni intestinali e di gola, sinusiti e affezioni dell’apparato respiratorio.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.