Asplenium ceterach L.
Fam. Aspleniaceae
Cedracca comune, Erba ruggine
foto Livio Agostinelli
Scheda botanica a cura di Mario Gottardi
Piccola specie erbacea perenne, con rizoma corto, di consistenza membranosa, con foglie disposte in una densa rosetta basale.
Dal rizoma nascono numerose fronde persistenti anche d’inverno, carnose, un po’ coriacee, con picciolo corto, lunghe 5-20 cm, allungate, lineari-subspatolate, pennatifide su entrambi i lati, con 9-12 segmenti alterni semicircolari. La faccia superiore è di colore verde scuro, glabra, quella inferiore è scabra, ricoperta da squamette di colore bruno dorato, con l’aspetto di peli lanosi. Nei periodi siccitosi le fronde si arrotolano verso l’alto, in modo da riflettere i raggi solari tramite le squame protettive.
I sori sono lineari, decorrenti verso il rachide; le spore compaiono fra maggio e settembre.
Questa felce vegeta nelle fessure delle rocce, con preferenza per quelle di natura calcarea, sui muri esposti al sole, sui terreni detrtitici. E’ diffusa nel bacino del Mediterraneo ed in Europa occidentale e centrale. In Italia è presente in tutte le Regioni, dalla pianura fino a 2000 m di quota.
Dal punto di vista fitoterapico questa pianta viene utilizzata per le sue proprietà antiuriche, diuretiche, decongestionanti della milza e per i soggetti predisposti a calcolosi in quanto tende a ridurre i contenuti di ossalato di calcio.
Veniva anche impiegata come sedativa ed emolliente per la tosse, per la cura di affezioni bronchiali e decongestionante delle mucose del cavo orale.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.