Asphodeline lutea (L.) Rchb.
Fam. Asphodelaceae Dumort.
Asfodelo giallo
Foto Mario Gottardi
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Pianta erbacea perenne, con fusto eretto, cilindraceo, liscio, alto 40-100 cm, densamente foglioso in tutta la sua lunghezza e con parte ipogea costituita da tuberi lunghi e stretti.
Le foglie basali sono lunghe 8-35 cm, strettamente lineari, fistoloso-carenate, acute, a sezione triangolare, allargate alla base in una guaina membranosa ialina amplessicaule; le foglie superiori sono progressivamente ridotte di dimensioni.
I fiori sono ermafroditi ed attinomorfi, di forma stellata; sono riuniti in un racemo denso, hanno 6 stami curvati ad uncino, con antere brune, e 6 tepali lanceolati lunghi 2.5 cm ca. di colore giallo dorato con stretta banda centrale verdastra. Le brattee sono più o meno lanceolate, ialine con nervatura centrale scura, più lunghe dei peduncoli fiorali. La fioritura avviene da marzo a maggio.
I frutti sono capsule rotondeggianti di circa 1-1.5 cm di diametro, che a maturità si aprono rilasciando piccoli semi neri a sezione triangolare.
Questa specie vive in ambienti aridi e soleggiati, su suoli rocciosi, su pendii sassosi, nelle garighe, dalla costa fino a 1700 m di quota ca.; è diffusa nel bacino orientale del Mediterraneo e in Africa nord-occidentale. In Italia è presente in tutte le Regioni centro-meridionali, esclusa la Sardegna.
In passato i tuberi di questa pianta venivano utilizzati a scopo alimentare dopo bollitura. Si sconsiglia però vivamente questa pratica, dato il loro contenuto in alcaloidi, che possono provocare gastroenteriti anche gravi.
Nella mitologia greca gli Asfodeli erano i fiori tipici del regno dei morti.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.