Arbutus unedo
Linnaeus – Fam. Ericaceae
Corbezzolo
foto L. Agostinelli
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Arbusto o piccolo albero monoico, sempreverde, alto fino a 9 m, con chioma densa e irregolare; rami contorti, rossicci e tomentosi quelli giovani; corteccia bruno-rossastra, che si stacca dal tronco in lamine, lasciando intravvedere la parte sottostante di color rosso-aranciato.
Le foglie sono glabre, picciolate, alterne, oblungo-lanceolate, acuminate, dentellate al bordo, coriacee, lunghe 10-12 cm, con pagina superiore lucida e di colore verde scuro e pagina inferiore più chiara.
I fiori sono raccolti in corimbi penduli composti da 15-20 esemplari; hanno una corolla gamopetala, urceolata, di color bianco-crema, cerea, con una corona di piccoli lobi ripiegati in fuori. La fioritura avviene a fine autunno.
I frutti sono bacche ripartite in 5 loculi racchiudenti numerosi semi; sono rotonde, di 2 cm di diametro ca., prima verdi, poi gialle, infine rosse e carnose, con esocarpo granuloso e mesocarpo costituito da una polpa gialla e dolciastra. Maturano a fine autunno dell’anno successivo alla fioritura.
Il Corbezzolo è una pianta sclerofilla sempreverde, eliofila e termofila, tipica della macchia mediterranea e delle leccete, che vegeta di preferenza su suoli siliceo-argillosi ben drenati, nelle boscaglie, in luoghi rocciosi, nelle garighe; è resistente agli incendi in virtù della grande capacità pollonifera. Grazie all’aspetto elegante e decorativo che la pianta assume specialmente a fine autunno-inverno, essa è spesso utilizzata nei parchi e nei giardini come arredo urbano.
E’ specie diffusa e spontanea soprattutto nel bacino del Mediterraneo ed in Italia è presente nelle Regioni centro-meridionali, in Liguria e nel Veneto (Colli Euganei); vegeta dalla costa fino 600-800 m di quota ca.
Scheda fitoterapica a cura di D. Cesaroni
Arbusto o piccolo albero sempreverde, alto fino a 9 m.
Una pianta eliofila e termofila, specie diffusa nel bacino del Mediterraneo, in Italia è presente nelle Regioni centromeridionali, in Liguria e nel Veneto (Colli Euganei).
Le foglie e la corteccia del Corbezzolo sono ricche di sostanze tanniche e un tempo erano usate per la concia delle pelli.
Il miele ottenuto dai suoi fiori è fra i più pregiati ed è apprezzato per le sue proprietà curative delle affezioni bronchiali.
Il frutto, malgrado l’aspetto attraente, è poco saporito ed è inoltre rivestito da una buccia granulosa.
Nonostante ciò i frutti vengono usati per preparare confetture astringenti e bevande alcoliche.