Aconitum napellus
Linnaeus subsp. compactum (Reichenbach) Gayer – Fam. Ranuncolaceae
Aconito, Cappuccio del monaco
foto L. Agostinelli
Scheda botanica a cura di M. Gottardi
Pianta erbacea perenne, geofita rizomatosa, con rizoma tuberoso, fittonante e con fusto eretto, solitamente indiviso, alto da 70-80 cm fino a 1.5-2m.
Le foglie basali sono picciolate, di 10 cm di diametro ca., 2-3 palmatosette, glabre, profondamente incise, con segmenti lanceolati, lineari o dentati; le foglie cauline sono più piccole, alterne, sessili.
L’infiorescenza è una sorta di spiga densa e compatta, composta da numerosi fiori brevemente pedicellati, zigomorfi, pentameri, a forma di elmo frigio; il perianzio è di colore blu-violetto intenso; i tepali sono petaloidi, 2 inferiori, 2 laterali e 1 superiore a forma di cappuccio. La fioritura avviene in estate.
Le infruttescenze sono composte da 3 (5) follicoli lunghi 15-20 mm, che a maturità si fessurano longitudinalmente liberando piccoli semi bruno-nerastri ed appiattiti, di forma poligonale, con superficie lucida e rugosa e con spigoli alati.
Si tratta di una specie caratterizzata da una bellissima ed attraente infiorescenza, ma estremamente tossica per la presenza di un potente alcaloide, l’aconitina; questa agisce sul cuore e sul sistema nervoso centrale provocando edema polmonare e arresto respiratorio. In Italia è presente lungo tutto l’arco alpino, ad altitudini varianti da 600 a 2500 m ca.; cresce in luoghi freschi e umidi, su suoli nitrificati, in luoghi di raccolta del bestiame, presso le malghe, nei pascoli alpini.
Scheda fitoterapica a cura di D. Cesaroni
Appartente alla famiglia delle ranuncolacee con infiorescenza e fiore assomigliante ad un elmo antico.
Pianta molto tossica ma usata in Omeopatia.
Da non consumare.
Provoca gravi disturbi, fino alla morte.