Ligustrum vulgare L.

Ligustrum vulgare L.

Fam. OLeaceae

Ligustro

Ligustrum vulgare

 Ligustrum vulgare frutti

Foto Mario Gottardi

 

Scheda botanica a cura di M. Gottardi

Arbusto semicaducifoglio, a portamento cespuglioso, alto 1.5-3 m ca, con rami espansi, corteccia liscia e sottile, grigio-bruna o bruno- verdastra, lenticellata.

Le foglie sono opposte, ovali-ellittiche o lanceolate, lunghe 3-6 cm, coriacee, con margine intero, lucenti e di color verde intenso nella pagina superiore, più opache sotto.

I fiori sono piccoli, bianchi, molto profumati, con 4 petali saldati in un tubo corollino, raggruppati in dense pannocchie terminali, lunghe 6-8 cm.

I frutti sono bacche rotonde, prima rosso-violacee, poi nere e lucide, velenose per l’uomo.

E’ una pianta eliofila o moderatamente sciafila, mesoxerofila, che vegeta nelle radure o ai margini dei boschi, su suoli preferibilmente neutri o basici, fertili, ben drenati, dalla pianura fino a 800 m (1400) m di quota ca.

E’ una specie ampiamente distribuita in Europa centrale, occidentale e meridionale ed Asia occidentale; in Italia è presente in tutte le Regioni, escluse le Isole. Allo stato spontaneo spesso lo si trova in boscaglie e boschi radi caducifogli insieme ad altre specie arbustive, quali Euonimus europaeus, Viburnum lantana, Cornus sanguinea, Prunus spinosa e Crataegus monogyna.

Il nome generico deriva dal latino “ligare” = “legare”, a causa dei rami flessibili, talvolta utilizzati come i vimini.

Il Ligustro è largamente utilizzato in giardinaggio per formare siepi, insieme ad altre specie coltivate, quali L. japonicum, pianta sempreverde, e L. lucidum, anch’essa sempreverde, con foglie ovali-acuminate lunghe fino a 12 cm, e pannocchie lunghe fino a 20 cm.

Il legno è molto duro, color avorio.

Il succo delle bacche era usato per fare inchiostri, i rami per lavori di intreccio, le foglie per la concia delle pelli, il carbone del suo legno per la fabbricazione della polvere pirica.

Fiori, foglie e gemme hanno funzioni lassative, mentre i giovani getti e la corteccia hanno proprietà astringenti ed antiinfiammatorie.

Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.

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